17 giugno Valle della Maurienne contro il TAV

Invitiamo alla mobilitazione chiamata per il 17-18 giugno nella valle della Maurienne per fermare il progetto Torino-Lione. 
Di seguito il testo tradotto alla chiamata:
     
Affinché questo progetto non veda mai la luce alla fine del tunnel!
Da oltre 30 anni, un progetto ferroviario titanico, che prevede la perforazione di 260 km di gallerie attraverso i massicci alpini, anima la fantasia megalomane e squilibrata del consorzio TELT, “Lyon Turin Euralpine Tunnel”, alleato con decisori politici “visionari” e gruppi come Vinci Bouygues o Eiffage. Sebbene il trasporto merci sia in stagnazione dal 1994 e la linea esistente sia utilizzata solo al 20% della sua capacità di trasporto, TELT prevede di scavare 11 gallerie, tra cui la più grande d’Europa, il “Tunnel di base” di 57 km,a doppia canna. E tutto questo per far risparmiare ai viaggiatori e alle merci solo 1 ora e 25 minuti tra Parigi e Milano. Un modo semplice per garantire decenni di succulenti progetti di costruzione, spinti da oltre 30 miliardi di € di denaro pubblico.
Un programma di distruzione massiccia delle Alpi. Oggi nella valle della Maurienne e in Val di Susa, sono iniziati i lavori preparatori per il tunnel di base. Già decine di sorgenti si sono prosciugate a causa dei lavori o hanno perso la loro portata, le falde acquifere sono state perforate e 1500 ettari di terreno agricolo saranno cementificati. Tutto questo per allestire le aree di costruzione, stoccare i milioni di metri cubi di macerie strappate alla montagna, aprire gli impianti di betonaggio e le cave necessarie per estrarre i materiali e costruire le gallerie.
Contro la Lione-Torino, una mobilitazione franco-italiana.
Da circa dieci anni, in Francia, collettivi e associazioni si mobilitano per dimostrare l’assoluta insensatezza di questo progetto. Ma questa lotta va oltre le frontiere! In Italia, il movimento popolare NO TAV lotta da 30 anni per preservare la sua valle, le sue montagne e la vita che vi brulica, nonostante la violenta repressione e la drastica militarizzazione dei territori. Mobilitazioni di 70.000 persone, blocchi dei cantieri, costruzione di spazi di vita comune all’interno o in prossimità dei cantieri, il movimento italiano è riuscito a rallentare la corsa frenetica di questo progetto arcaico! Prima dell’inizio della perforazione del tunnel di base, fermiamo questo progetto, prima che l’opera e i danni causati siano irreparabili!
Incontriamoci in massa il fine settimana del 17/18 giugno nella valle della Maurienne, per una determinata manifestazione internazionale!